LA RETE IN DIFESA DI OGGI IN PIAZZA PER 100.000 LUCI CONTRO IL BUIO DEL GOVERNO
Che il disegno di legge 1236 “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” fosse incompatibile con gli standard europei sui diritti umani era emerso chiaramente anche il 24 ottobre 2024, durante il convegno in Senato “Per il diritto a manifestare e a difendere la Madre Terra”, promosso dalla senatrice Ilaria Cucchi. In questa occasione, erano state espresse preoccupazioni in merito al testo sia del Relatore speciale delle Nazioni Unite sui difensori dell’ambiente per la Convenzione di Aarhus che dai relatori dell’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell’OSCE.
Mercoledì 16 gennaio 2025, altri sei Relatori speciali delle Nazioni Unite (Gina Romero, Relatrice Speciale sui diritti alla libertà di riunione pacifica e di associazione, Irene Khan, Relatrice Speciale sulla promozione e protezione del diritto alla libertà di opinione e di espressione, Mary Lawlor, Relatrice Speciale sulla situazione dei difensori dei diritti umani, Gehad Madi, Relatore Speciale sui diritti umani dei migranti, K.P. Ashwini, Relatore Speciale sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza connessa e infine Ben Saul, Relatore Speciale sulla promozione e protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali nella lotta al terrorismo) hanno inviato una lettera al Governo italiano in cui evidenziano possibili violazioni dei diritti umani e suggeriscono delle modifiche al testo. In particolare, i relatori rilevano un palese contrasto con alcune libertà fondamentali, tra cui la libertà di espressione e opinione, la libertà di riunione e quella di associazione.
Il documento sottolinea, inoltre, come le nuove norme sulla gestione delle proteste e l’aumento delle pene previste per reati collegati al dissenso pubblico potrebbero limitare gravemente lo spazio civico e le attività dei difensori e delle difensore dei diritti umani, e come alcune disposizioni sembrino essere in contrasto con la Costituzione italiana.
E tutto mentre l’Italia è sotto osservazione per l’Universal Periodic Review da parte del Consiglio ONU per i diritti umani
La rete In Difesa Di – piattaforma di organizzazioni non governative impegnata nella protezione di persone che difendono i diritti sotto attacco in varie zone del mondo – è in costante comunicazione con alcuni organismi europei che continuano a esprimere sempre maggiore allarme per la criminalizzazione delle istituzioni italiane nei confronti di attivisti e attiviste per l’ambiente e il clima. La rete In Difesa Di sta trasmettendo ai referenti internazionali che si occupano di monitorare il rispetto delle convenzioni internazionali sui diritti umani anche le preoccupazioni riguardo ai fatti di Brescia relativi al trattamento umiliante e ingiustificato subito durante un fermo da alcune attiviste dopo una manifestazione pacifica per il clima.
In questi ultimi mesi, la società civile ha saputo rispondere costruendo risposte pacifiche contro l’impianto repressivo contenuto nel disegno di legge (fra cui l’utilizzo indiscriminato di fogli di via) e il 14 dicembre 2024 100.000 persone unite in rete sotto la sigla “No Ddl Sicurezza – A Pieno Regime” hanno attraversato le strade di Roma per dire “No al Ddl della paura”. Oggi, di nuovo, attraverseremo le strade, alle 18.00 in piazza Sant’Andrea della Valle, a Roma, e in contemporanea in tante altre città che hanno aderito, tra cui Bologna, Trento, Bergamo, Asti, La Spezia, Pesaro e Salerno per partecipare all’iniziativa “100.000 luci contro il Buio del Governo”, promossa dalla rete “No Ddl Sicurezza – A Pieno Regime”.
Ci vediamo in tante e tanti oggi pomeriggio per illuminare la ragione e i diritti
QUI IL COMUNICATO SUL CONVEGNO DEL 25 NOVEMBRE DELLA RETE IN DIFESA DI
QUI LA LETTERA ALL’ITALIA E ALTRI COMUNICATI