2018: un anno all’insegna dell’impegno per la protezione dei difensori dei diritti umani

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Il 2018 è l’anno della presidenza italiana dell’OSCE nonché  il ventesimo anniversario della Dichiarazione ONU sui Difensori dei Diritti Umani, e si preannuncia denso di iniziative e opportunità per il nostro lavoro sui difensori e le difensore dei diritti umani. La rete “In Difesa Di – Per i diritti umani a chi li difende” sta programmando varie attività per concludere l’anno con una “cassetta degli attrezzi” ben delineata, che permetta alle organizzazioni della società civile e ai difensori/e dei diritti umani di accedere a meccanismi e opportunità di accompagnamento e protezione anche qui in Italia. Stiamo innanzitutto chiedendo al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di rafforzare il proprio impegno attraverso il personale diplomatico italiano nei paesi terzi, in coordinamento con le ambasciate degli altri paesi UE e OSCE. Abbiamo già ottenuto un primo risultato: a giugno la Farnesina organizzerà un seminario internazionale sulle buone pratiche per la protezione dei difensori dei diritti umani, che porterà a impegni chiari e strumenti concreti per le ambasciate italiane. Con la Farnesina inoltre stiamo continuando a discutere della situazione in due Paesi dove chi difende i diritti umani è particolarmente a rischio: la Colombia e l’Egitto.
Comunità di San José Apartado, Colombia. Credit: PBI
Al lavoro dei corpi civili di pace che accompagnano comunità e difensori dei diritti umani in Colombia, verrà dedicata parte del seminario che stiamo organizzando assieme al Tavolo Corpi Civili di Pace e all’AOI, in occasione della prossima Conferenza nazionale sulla Cooperazione il 24 gennaio. La cooperazione internazionale può infatti svolgere un ruolo importante, sostenendo le attività di chi difende i diritti umani e di chi lavora per accompagnarli e proteggerli. Per questo lavoreremo affinché la Cooperazione italiana si doti di linee guida di finanziamento per le attività in sostegno ai difensori dei diritti umani. Anche il settore privato svolge un ruolo chiave. Secondo il report di Front Line Defenders, il 67 % dei difensori dei diritti umani uccisi nel 2017 si batteva per i diritti alla terra e all’ambiente, e sono stati uccisi a causa delle loro denunce e proteste contro le violazioni dei diritti umani collegate a investimenti e progetti nel settore estrattivo o delle infrastrutture. Per questo stiamo lavorando affinché nel Piano di Azione Nazionale su Imprese e Diritti Umani si definiscano impegni chiari per la protezione dei difensori e la prevenzione dei conflitti e degli attacchi a chi protegge la terra. A marzo parteciperemo assieme a leader indigene e alla Relatrice Speciale ONU sui Diritti dei Popoli Indigeni Vicky Tauli Corpuz al Festival dei Diritti Umani di Milano, dedicato ai difensori della terra, e contiamo di invitare la Relatrice Speciale anche a Roma per un incontro pubblico.
Relatrice Speciale ONU per i popoli indigeni Vicky Tauli Corpuz.
Non dimenticheremo la dimensione nazionale. Anche se la rete è stata costituita per lavorare per la protezione dei difensori dei diritti umani all’estero, ci occuperemo di quel che accade nel nostro paese, condividendo materiali, analisi e informazioni sulla situazione dei difensori della terra e come proteggerli, sostenendo ad esempio chi si oppone in maniera pacifica alle grandi opere in Salento. E a marzo lavoreremo per diffondere il dossier sulla criminalizzazione della solidarietà con i migranti, che il Relatore Speciale ONU sui Difensori dei Diritti Umani Michel Forst presenterà al Consiglio ONU sui Diritti Umani. Il quarto pilastro della “cassetta degli attrezzi” sono gli enti locali, e la possibilità di creare una rete di città rifugio per attivisti minacciati che decidono di lasciare temporaneamente il loro paese. Sono stati avviati contatti promettenti con la Provincia Autonoma di Trento al riguardo, e in questi giorni è stata presentata una risoluzione al Consiglio Provinciale. Una volta approvata, la risoluzione rappresenterà il primo passo per un lavoro sul quale chiederemo l’impegno di altre amministrazioni locali. Abbiamo inoltre in programma di costruire assieme a Il Salto, Comune-Info e Osservatorio contro la Repressione un “portale” di informazioni su difensori dei diritti, repressione e “restringimento degli spazi di agibilità democratica e civica”. Su questo tema stiamo lavorando anche con il Transnational Institute, autore del report “Shrinking space: a framing paper“, disponibile in italiano sul nostro sito. Queste solo alcune delle iniziative alle quali stiamo lavorando per i prossimi mesi e sulle quali chiediamo il vostro sostegno, aiutandoci a diffondere i materiali che pubblichiamo o proponendo iniziative e incontri sui vostri territori. Per maggiori informazioni: info@indifesadi.org Articolo a cura di Francesco Martone, portavoce della rete “In Difesa Di – Per i diritti umani e chi li difende.